Pomeriggio ricco di poesia e cultura quello organizzato il 20 ottobre scorso, da 50&Più Trapani con il Laboratorio di lingua Siciliana dedicato alla Scuola Poetica dell’Isola.
L’incontro, condotto da Nino Barone, ha affrontato il tema complesso della fonetica siciliana, con le sue sonorità uniche, le sue sfumature e le sue regole che rendono questa lingua viva, musicale e profondamente identitaria.
Dopo questa prima parte è intervenuto il professor Pasquale Gianno, che ha parlato nel corso del suo intervento, della Scuola Poetica Siciliana. Con competenza e passione, il professore ha ripercorso le origini della poesia in volgare, parlando dei grandi autori siciliani che hanno posto le basi della nostra letteratura. Ha quindi dedicato un approfondimento speciale alla figura dello Stupor Mundi appellativo attribuito a Federico II di Svevia, sovrano illuminato, mecenate e promotore di quella stagione culturale straordinaria che ha reso la Sicilia culla della poesia e del pensiero europeo.
Un incontro che ha riscosso un grande successo tra i soci, a conferma di quanto sia ancora vivo l’interesse per le radici linguistiche e letterarie della lingua siciliana: non è solo un patrimonio da conservare, ma una chiave per comprendere la storia e l’identità del territorio.
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