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50&Più Arezzo alla manifestazione della battaglia di campaldino

736 anni dopo in ricordo della battaglia di Campaldino

19 Giugno 2025

50&Più Arezzo alla rievocazione della battaglia di campaldinoIl 15 giugno nell’atrio medievale del Castello di Poppi si è tenuta la rievocazione storica della battaglia di Campaldino, combattuta 736 anni fa nella piana vicino alle mura. Oltre a In Arce Dantis  e con la direzione artistica di Stefania Maggini, hanno collaborato alla realizzazione dell’evento la 50&Più Arezzo, il Rotary, la Fidapa, i Lions e il Centro Creativo Casentino.

Una commemorazione che non ha celebrato la guerra, ma ciò che la pace sopraggiunta ha reso possibile: arte, poesia e bellezza.

La manifestazione ha avuto inizio con la calorosa accoglienza del Sindaco Federico Lorenzoni e di Alessia Busi, responsabile del Castello e della Biblioteca Rilliana.

A seguire Giuseppe Fanfani ha introdotto il canto di Bonconte da Montefeltro tratto dal V° canto del Purgatorio della Divina Commedia che ha poi recitato a memoria. Silvia Fani ha quindi curato una danza evocativa e simbolica nella battaglia tra angelo e diavolo, interpretata con grazia da Claudia Acciai e Michela Baglioni.

Roberta Soldani ha quindi proseguito interpretando alcuni endecasillabi tratti dalle tre cantiche della Commedia, con espressività vibrante e intensa.

La rievocazione

Ricordare Campaldino ha significato onorare la lunga trasformazione che quella battaglia ha innescato nel tempo, come intuì anche il giovane Dante che ne uscì profondamente segnato. Molti anni dopo, ospite nel Castello di Poppi, Dante scriverà una missiva in un latino elegante e diplomatico all’Imperatore Arrigo VII° per conto della contessa Matelda Guidi. In questa, Dante auspicava che l’Imperatore potesse unificare, sotto una sola corona, gli stati e i piccoli regni di un vasto territorio, liberandolo dalle continue contese. Dante sognava già allora quindi, forse per primo, un’Europa unita, fondata su leggi giuste, sul dialogo e su valori condivisi: un sogno realizzato, almeno in parte, solo dal secolo scorso.

Dante, quando nel suo viaggio in Purgatorio incontra Bonconte da Montefeltro, suo avversario nella battaglia di Campaldino, lo immagina pentito sul filo della morte. Ed è in quell’istante che nasce una nuova battaglia, non più tra schiere armate ma tra l’angelo e il diavolo che si contendono l’anima di Bonconte.

Una sorta di eco spirituale della battaglia combattuta a Campaldino con la differenza decisiva che in Purgatorio Bonconte vince con una vittoria interiore, definitiva, in cui il bene prevale stabilmente sul male, salvando l’anima.

Così Dante trasfigura la storia, trasformando la guerra in perdono, come Fanfani aveva ricordato nella sua introduzione, quando ha sottolineato che Purgatorio significa soprattutto perdono.

L’evento, realizzato al meglio grazie anche all’attento lavoro dietro le quinte di Beatrice Botarelli e Roberto Ruzzi ha riscosso una grande partecipazione del pubblico. Al termine i partecipanti hanno effettuato una donazione al Calcit Casentino, mentre i soci di 50&Più Arezzo hanno vinto ben tre dei quattro premi messi in palio.

Info
: 0575354292 – 50epiu.ar@50epiu.it