Cosa lascia in eredità l’Anno europeo 2012? Tante iniziative realizzate, molto lavoro ancora da fare
L'Anno europeo dell'invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni 2012
si è concluso con la conferenza di chiusura dell’Unione europea che si è tenuta il 10 dicembre a Nicosia (Cipro).
Nel suo intervento
László Andor, Commissario UE per l'Occupazione, gli Affari Sociali e l'Inclusione, ha evidenziato: "L'Anno europeo 2012 è riuscito a cambiare la nostra percezione degli anziani e del loro contributo all'economia e alla società. Laddove – ha proseguito - prima consideravamo l'aumento del numero di anziani come un problema, oggi possiamo considerarli come parte della soluzione. L'Anno europeo ha cambiato il modo in cui la gente parla dell'invecchiamento e ha divulgato il concetto dell'invecchiamento attivo in molti paesi. Ha fatto nascere migliaia di nuove iniziative ed eventi a livello europeo, nazionale,regionale e locale. Ha creato l’impulso politico per determinate iniziative politiche."
In rappresentanza di
50&Più e di
Age Platform Europa è intervenuto
Claudio Salmaso che ha illustrato le attività e le buone pratiche, realizzate in Italia dalle associazioni territoriali di
50&Più. Le iniziative sono state premiate nel corso della
cerimonia di chiusura dell’Anno europeo 2012 organizzata da 50&Più a Roma , alla presenza del Vice Presidente italiano del Parlamento europeo,
Roberta Angelilli.
In Italia l'Anno europeo 2012 ha portato a una forte mobilitazione delle autorità pubbliche, delle città e delle regioni, delle organizzazioni di cittadini anziani e di altre organizzazioni della società civile. Sono state lanciate centinaia di iniziative e organizzati numerosi eventi. Tra questi: la conferenza di apertura dell'Anno Europeo; gli eventi legati al progetto
generations@school, che hanno indotto gli anziani a recarsi nelle classi per analizzare insieme agli studenti le opportunità per costruire una società migliore per anziani e giovani; i Premi dell'Anno Europeo 2012, che hanno celebrato le organizzazioni e gli individui che promuovono l'invecchiamento attivo con lo svolgimento delle proprie attività; la
Seniorforce Day che ha cercato di individuare nuove strade per coinvolgere i volontari senior e sfruttare al massimo i loro contributi; e, infine, la Conferenza di chiusura a Roma.
Adesso sarà importante continuare a promuovere gli sforzi per un invecchiamento attivo. A tal fine, gli Stati Membri e la Commissione UE hanno sviluppato i "
Principi Guida per l'Invecchiamento Attivo e la Solidarietà tra Generazioni", approvati il 6 dicembre 2012 dai Ministri per gli Affari Esteri UE. Tali principi dovrebbero fungere da checklist per le autorità nazionali e altri attori per quanto attiene alle attività necessarie per la promozione dell'invecchiamento attivo e da applicare alla situazione e alle sfide particolari.
Un ulteriore eredità dell'Anno Europeo 2012 è l
'Indice dell'Invecchiamento Attivo (AAI), presentato per la prima volta alla Conferenza di chiusura a livello UE tenutasi a Nicosia. La
Svezia, la Finlandia e la Danimarca, seguite dai Paesi Bassi, dall'Irlanda e dal Regno Unito,
occupano i primi posti nella classifica dell'Indice dell'Invecchiamento Attivo 2012. L'Indice sarà un utile strumento per i politici nell'identificazione delle sfide e del potenziale non sfruttato degli anziani, nonché un utile strumento per monitorare i progressi fatti nell’area dell'invecchiamento attivo. L'AAI è stato messo a punto in un progetto congiunto tra la Commissione Europea, la Commissione Economica delle Nazioni Unite per l'Europa (UNECE) e il Centro
Europeo per il Benessere Sociale e per la Ricerca di Vienna.
Per saperne di Più:
http://www.invecchiamentoattivo.politichefamiglia.it/
http://europa.eu/ey2012/