
Per
beneficiare del bonus arredi il familiare convivente deve partecipare
anche alle spese di ristrutturazione?
Risposta a cura di 50&PiùCaaf
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DOMANDA
Ho
acquistato dei mobili utilizzando la scia di mio padre quando ancora
convivevo con lui. La ristrutturazione è stata effettuata da lui e i
bonifici per l'acquisto dei mobili sono a mio nome. Per 3 anni mi
hanno rimborsato la quota prevista, ora il mio commercialista mi
contesta una ristrutturazione a mio nome. Cosa dice la norma al
riguardo per il familiare convivente?
Grazie
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L’Agenzia
delle entrate nella Circolare 7/2018, confermando i precedenti
documenti di Prassi, ha evidenziato che i soggetti che possono
usufruire del cosiddetto Bonus Arredi sono i contribuenti che
fruiscono della detrazione per interventi di recupero del patrimonio
edilizio di cui all’articolo 16 bis del TUIR e che usufruiscono
della detrazione del 50%. Per avere l’agevolazione è
indispensabile, quindi, realizzare una ristrutturazione edilizia e
usufruire della relativa detrazione.
Tornando
al suo quesito se lei non ha sostenuto spese di ristrutturazione non
potrà nemmeno usufruire del cosiddetto bonus arredi. Riteniamo,
pertanto, corretto quanto le ha comunicato il suo commercialista in
merito alla non spettanza della citata detrazione in assenza delle
corrispondenti spese di ristrutturazione.
Da
ultimo si evidenzia che nemmeno suo padre potrà usufruire del bonus
arredi in quanto, non avendone sostenuto le relative spese, non ha i
requisiti per portarle in detrazione.
Cosa c'è da sapere
Si
può usufruire della detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di
mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+
(A per i forni), destinati ad arredare un immobile oggetto di
ristrutturazione. Per avere l’agevolazione, su singole unità
immobiliari, è indispensabile, pertanto, realizzare uno dei seguenti
interventi:
-
manutenzione straordinaria;
-
restauro e risanamento conservativo;
-
ristrutturazione edilizia.
L’agevolazione
è stata prorogata dalla recente legge di bilancio anche per gli
acquisti che si effettuano nel 2019, ma può essere richiesta solo da
chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato non
prima del 1° gennaio 2018.
Per
ottenere il bonus è necessario che la data dell’inizio dei lavori
di ristrutturazione preceda quella in cui si acquistano i beni. Non è
fondamentale, invece, che le spese di ristrutturazione siano
sostenute prima di quelle per l’arredo dell’immobile.
Indipendentemente
dall’importo delle spese sostenute per i lavori di
ristrutturazione, la detrazione del 50% va calcolata su un importo
massimo di 10.000 euro, riferito, complessivamente, alle spese
sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici. La
detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci
quote annuali di pari importo.
Gli esperti di 50&PiùCaaf che rispondono alle vostre domande sono:
Marco Chiudioni, Stefania De Agrò, Ada Martino, Romeo Melucci, Giuseppe Russo.
Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana. Se hai una domanda fiscale scrivi a: comunicazione.esterna@50epiu.it.
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