La scadenza si avvicina e milioni di italiani sono chiamati al versamento, ad eccezione di alcune categorie che hanno diritto all'esenzione, a cominciare da chi ha almeno 75 anni e con determinati limiti di reddito.
di Ambra Vannicelli
Manca poco alla scadenza del canone Rai che dovrà essere pagato da tutti gli italiani possessori di apparecchi televisivi e radiofonici. Devono ritenersi assoggettabili a canone tutte le apparecchiature munite di sintonizzatore per la ricezione del segnale (terrestre o satellitare) di radiodiffusione dall’antenna radiotelevisiva.
Il suo versamento dunque non dipende dalla visione o meno dei programmi in onda sulle reti Rai ma è una vera e propria tassa di possesso. Sono esonerati solamente i militari della Forze Armate italiane e Nato, i diplomatici, i rivenditori di apparecchi radiotelevisivi di qualsiasi tipo e gli anziani con età pari o superiore a 75 anni.
Una legge del 2007, infatti, (art. 1, co. 132, L. n. 244/2007) stabilisce che chi ha compiuto 75 anni entro il termine del pagamento del canone possa godere dell’esenzione nel caso in cui non conviva “con altri soggetti diversi dal coniuge titolari di reddito proprio” e disponga di un reddito familiare “non superiore a 516,46 euro per tredici mensilità”, ovvero 6.713,98 euro l’anno.
Il versamento può essere effettuato:
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in un’unica soluzione pagando €113,50 entro il 31 gennaio;
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in due soluzioni con cadenza semestrale: 31 gennaio e 31 luglio con rate da € 57,92 euro ciascuna;
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in 4 rate trimestrali con scadenza il 31 gennaio; 30 aprile; 31 luglio; 31 ottobre, ciascuna delle quali con importo pari a € 30,16.
I pensionati che hanno un reddito non superiore a 18 mila euro possono richiedere la trattenuta delle rate direttamente sulla pensione. La richiesta deve essere effettuata all’Inps o ad altro ente pensionistico entro il 15 novembre dell’anno precedente (per pagare a rate il canone 2015, la richiesta doveva essere fatta entro il 15 novembre 2014) ed entro il 15 gennaio l’Ente ne comunica l’esito. Nell’istanza va indicato il numero di abbonamento e, se il pensionato risulta titolare di due o più pensioni che erogano Istituti previdenziali diversi, sempre rispettando il limite di 18 mila euro, può presentare la richiesta ad uno solo di essi. La rateizzazione consiste in una trattenuta che l’Inps (o un altro Ente che eroga la pensione) sull’assegno mensile per massimo 11 rate, senza pagamento di interessi.
L'importo da versare è lo stesso dell'anno scorso: anche per il 2015 è pari ad € 113,50 ed aumenterà se il pagamento verrà eseguito in ritardo. La sanzione è pari ad euro 4,47 se il ritardo è inferiore a trenta giorni raddoppiando ad euro 8,94 nel caso superi i trenta giorni dalla scadenza fino ad un importo massimo di 619 euro complessivi.
Riguardo le modalità di pagamento, il canone potrà essere corrisposto presso gli uffici postali, tramite bollettino postale c/c 3103, intestato a Agenzia delle Entrate SAT - Rinnovo abbonamento Tv; presso gli sportelli bancari; nelle ricevitorie SISAL; nelle tabaccherie abilitate al servizio Lottomatica; a mezzo accredito chiamando il numero verde 800.191.191; con smartphone o tablet scaricando l'App "Canone TV" oppure presso gli sportelli Bancomat o online.
Cosa succede per chi non ha la televisione ma guarda i programmi tramite internet, servendosi di un computer o di un tablet? La Rai dal proprio sito specifica che sono tenuti a pagare l’abbonamento tv soltanto coloro i quali hanno un apparecchio che riceva il segnale terrestre o satellitare. Per guardare la tv su internet, dunque, non si deve pagare nulla.
Per maggiori informazioni: www.canone.rai.it.