Pubblicata
in: Attualità
il 09 settembre 2014 13:33
Cancellazioni, rinvii, rientri anticipati e cambi di destinazione, gli italiani alle prese con il maltempo. Non solo, guerra e terrorismo internazionale "pesano" sulla propensione a viaggiare. L’indagine di Confturismo-Confcommercio.
Il maltempo
estivo ha costretto il 15% degli italiani in vacanza– pari a 4.200.000 unità - a
modificare i propri piani. Cancellazioni, rinvii, rientri anticipati e cambi di
destinazione i comportamenti segnalati. Il 44% pensa che i
tragici eventi di guerra e terrorismo degli ultimi mesi possano portare ad una
diminuzione alla propensione a viaggiare. Questi alcuni dei dati emersi
dall'indagine sull'indice di fiducia del viaggiatore italiano elaborato da Confturismo-Confcommercio in
collaborazione con l'Istituto Piepoli sulla
base di interviste effettuate ad agosto. L’indagine per la prima volta registra
una diminuzione della propensione degli italiani al viaggio (l'indice passa da
59 a 58 su 100) a causa dei tragici eventi di guerra e per la recessione
economica che sta attraversando il nostro Paese.
Tra le
destinazioni preferite per settembre e ottobre vi sono la Toscana, il Lazio e
la Sicilia. A livello europeo gli
italiani invece preferiscono la Germania. Si dimezza nei
prossimi mesi la durata media del viaggio che passa dalle 8 notti agosto alle 4
di settembre/ottobre. L'arrivo dell'autunno
aumenta l’attrazione verso le città e località d'arte. Ben il 38%
sceglieranno queste destinazioni nei prossimi tre mesi, in forte crescita
rispetto al 22% del mese di luglio.
Il 58% degli intervistati guarda le
previsioni del tempo prima di partire. Rispetto alla rilevazione di
luglio, e per la prima volta da quanto l'indice è stato creato, diminuisce la propensione degli italiani al
viaggio. L'indice, risultato di un algoritmo che combina le risposte
date ad una serie di domande sulle abitudini e sulle previsioni di viaggio, si attesta ad agosto ad un valore pari 58, in diminuzione di un punto
rispetto al mese precedente. Continua ad essere sensibilmente più elevato
tra i più giovani (18-34 anni) e tra chi vive nei grandi centri e al
Nord.
L'impatto della recessione economica e degli
eventi di guerra e terrorismo che si sono susseguiti nel corso dell'estate ha
esercitato un effetto negativo sulla propensione al viaggio. Tre italiani
su quattro preferiscono trascorrere nei prossimi mesi le loro vacanze in
Italia. Il 52% è stato dunque influenzato, al momento della scelta della
destinazione, dagli episodi di guerra e terrorismo. Questa paura, oltre ad
avere avuto una diretta conseguenza sul peggioramento dell'indice, potrebbe
portare ad una diminuzione della propensione a viaggiare all'estero.