
In cosa consiste e come funziona la nuova disposizione relativa al 730 per i disoccupati?
Risposta a cura di 50&PiùCaaf
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DOMANDA: L'ultima volta che ho lavorato risale al 2002 in regola ora sono passati tanti anni e vorrei sapere cosa dovrei fare sono disoccupato, ma non mi sono mai interessato a dichiararlo per motivi familiari, ho visto questa notizia in tv del 730 disoccupati. Cosa posso fare per ricevere un sussidio? Grazie.
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RISPOSTA: Occorre precisare che il modello 730 svolge un adempimento dichiarativo dei redditi conseguiti nell’ anno d’imposta e non è uno strumento che consente ai disoccupati di percepire indennità o sussidi relativi a tale condizione.
Il “decreto del fare” (Dl 69/2013) ha introdotto la possibilità di far presentare il modello 730 anche ai soggetti titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati che non potevano presentare il modello 730 ordinario in mancanza di un sostituto d’imposta che potesse effettuare il conguaglio, in modo da far ottenere loro in tempi rapidi il rimborso delle imposte direttamente dall’Agenzia delle Entrate.
L’esempio contenuto nella Circolare AE n. 28/E del 22 agosto 2013, rimanda a quei contribuenti che, nell’attuale contesto di congiuntura economica, hanno cessato il rapporto di lavoro senza trovare un nuovo impiego.
La nuova disposizione si applica a partire dalle dichiarazioni presentate nel 2014. Tuttavia, già per il 2013 era possibile presentare, dal 2 al 30 settembre, il 730 "situazioni particolari", nei casi in cui per i redditi 2012 emergeva un esito contabile finale a credito al netto degli importi eventualmente dovuti a titolo di acconto nonché della parte di credito eventualmente già utilizzata in compensazione.
Cosa c’è da sapere…
I contribuenti che presentano il 730 “situazioni particolari” e che vogliono ottenere l’accredito dei rimborsi fiscali sul conto corrente bancario o postale, accelerando i relativi tempi di erogazione, e che
non hanno ancora comunicato il codice IBAN, possono farne richiesta tramite apposito modello reperibile nel sito dell’Agenzia delle entrate alla pagina:
http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/
Nel modello vanno indicati i dati relativi a un conto corrente intestato o cointestato al beneficiario del rimborso. In particolare, è necessario
riportare il codice IBAN. Detto codice può essere richiesto alla propria banca o desunto dall’estratto conto che periodicamente la propria banca invia al domicilio dei suoi clienti.
Il modello per comunicare il codice IBAN deve essere presentato dal contribuente direttamente:
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in via telematica, se il contribuente è in possesso di pincode, tramite la specifica applicazione a disposizione sul sito dell’Agenzia delle entrate;
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presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia delle Entrate, che provvederà ad acquisire le coordinate del conto corrente del richiedente.
Le modalità sopra descritte, sono le uniche previste per
comunicare il codice IBAN all’Agenzia delle entrate. In assenza di tale comunicazione da parte del contribuente, il rimborso sarà erogato dall’AE, secondo le ordinarie modalità tramite canale postale o Banca d'Italia previo invio della comunicazione al contribuente in ossequio alle disposizioni previste dal decreto ministeriale 29 dicembre 2000. (Circ. Agenzia Entrate, 22 agosto 2013 n. 28/E ).
Gli esperti di 50&PiùCaaf che rispondono alle vostre domande sono:
Cinzia Calabrese, Marco Chiudioni, Ada Martino, Romeo Melucci.
Questa rubrica, curata dai nostri esperti fiscali, risponde al quesito più significativo e di interesse generale pervenuto nel corso della settimana. Se hai una domanda fiscale scrivi a: comunicazione.esterna@50epiu.it.
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